Rifare il tetto di casa: i vantaggi e gli errori da evitare

Rifare il tetto di casa: i vantaggi e gli errori da evitare

Il rifacimento della copertura delle nostre abitazioni è un passo molto importante che richiede una attenta analisi di base sullo stato di fatto e un’attenta preventivazione dei costi necessari alla ristrutturazione.
Ricordiamo che un tetto in condizioni ottimali garantisce una perfetta protezione all’immobile, scongiurando diversi fenomeni quali:

  • Infiltrazioni dagli agenti atmosferici;
  • Dispersioni termiche;
  • Danni alla struttura stessa della casa;

premesso ciò, il primo pensiero di molte persone che devono rifare il proprio tetto è quello di cercare di risparmiare, ma il più delle volte per evitare una piccola spesa ci si ritrova a rifare più volte i lavori con il risultato di un costo anche triplicato. L'errore da evitare per questo tipo di intervento è quello di trovare avventate vie di fuga per risparmiare.

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Ma quanto costa ristrutturare il tetto di casa?

Tutto dipende dal tipo di intervento di rifacimento. In quanto il rifacimento del tetto ha un costo che varia da diversi fattori:

  • Durata dei lavori
    Compresi di rimozione e smaltimento della vecchia copertura
     
  • Dimensioni del tetto
    Il primo elemento da tenere in considerazione, naturalmente, è la dimensione: più grande è, maggiore sarà il costo complessivo.
     
  • Materiali con cui viene realizzato il tetto
    La qualità, naturalmente, richiede una spesa più rilevante anche se poi, questo investimento sarà ammortizzato con un successivo risparmio quando si tratterà di rinfrescare casa d'estate o di riscaldarla d'inverno
     
  • Altitudine dell’abitazione
    Per quanto riguarda l'altitudine, invece, in zone soggette a intense nevicate potrebbe essere necessario utilizzare materiali più resistenti ma anche realizzare tetti con inclinazioni considerate straordinarie rispetto alle coperture standard.
     
  • Ubicazione dell'immobile
    Inciderà sul preventivo anche l'ubicazione dello stabile. A parità di intervento, il costo di ristrutturazione in provincia potrebbe infatti essere inferiore rispetto allo stesso tipo di lavoro eseguito su uno stabile in città.

 

Considera poi che il costo per ristrutturare il tetto di casa dipende anche da quanto vuoi isolarlo o impermeabilizzarlo, perché porti effettivi risparmi nel tempo! Infatti maggiore è l'isolamento, minore dispendio di energia ci sarà nel periodo invernale mentre nel periodo estivo permetterà al nostro immobile di restare fresco senza bisogno di avere il condizionatore sempre acceso.

I materiali impiegati nella coibentazione dei tetti sono:

  • Pannelli in fibre di legno: adatti a isolare termicamente (ma anche acusticamente) sia tetti piani e a falde che controsoffitti e sottotetti.
  • Pannelli in sughero: perfetti per l'isolamento termico e contro l'umidità. Usati per i tetti piani e a falde.
  • Pannelli in lana di roccia: per tetti piani e a falde.
  • Pannelli in schiuma di poliuretano espanso: per coibentare tetti piani e a falde.
  • Pannelli in polistirolo: per l'isolamento di coperture piane, a falde e per i controsoffitti.
  • Pannelli in vetro cellulare: questo tipo di pannelli sono realizzati con una miscela di vetro riciclato e sabbia; sono utilizzati isolare e impermeabilizzare tetti piani e a falda.
  • Vermiculite: questo minerale è impermeabile e ha proprietà isolanti. Solitamente viene collocato nelle intercapedini dei sottotetti.
  • Pannelli in materiali misti: sintetici o di origine vegetale. Soprattutto i pannelli realizzati con fibre vegetali naturali sono una soluzione isolante sempre più utilizzata nelle costruzioni realizzate in bioedilizia.

Alla determinazione del costo di ristrutturazione di un tetto è anche il tipo di copertura che si vuole sostituire o installare. Le classiche tegole in laterizio sono, ad esempio, tra le più economiche. Garantiscono una buona resistenza e hanno un aspetto molto gradevole, offrendo quindi un ottimo rapporto qualità/prezzo. Da non confondere con i coppi che sono tipici delle coperture tradizionali, ma che hanno un costo di posa molto più elevato delle moderne tegole.
Molto simili per caratteristiche e resa sono le tegole in cemento con un costo medio leggermente più alto, il quale è giustificato da una maggiore impermeabilità all’acqua. Di tutt’altra consistenza sono, invece, le tegole o le lastre in pietra, tipiche delle zone montane e rurali Di tutt'altra consistenza rispetto alle tegole sono i manti realizzati utilizzando lamiere aggraffate o pannelli grecati preaccoppiati a strati di isolante di vario genere, che garantiscono affidabilità e durata nel tempo a fronte di un investimento iniziale più consistente e ad un'estetica dell'edificio meno domestica.

Alla luce di quanto detto sopra e delle numerose variabili in campo per questo tipo di intervento è necessario sempre interpellare uno specialista nella ristrutturazione del tetto e fare molte domande inerenti, non solo ai prezzi, ma soprattutto alle caratteristiche specifiche del tetto che andrà realizzato, in seguito a un sopralluogo accurato.

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Le detrazione fiscali per il rifacimento del tetto

Gli interventi di ristrutturazione oppure il rifacimento delle coperture per tetti permettono di accedere alle agevolazioni fiscali previste dalla Legge di Stabilità. Di conseguenza è possibile detrarre nella dichiarazione IRPEF il 65% oppure il 50% delle spese sostenute per le riparazioni, il rifacimento della struttura, le modifiche del sottotetto, il miglioramento delle prestazioni energetiche e l'applicazione della guaina impermeabilizzante.

I benefici fiscali al 50% riguardano la semplice ristrutturazione e vengono definiti Bonus Ristrutturazione. Invece gli interventi per migliorare l'isolamento termico e che prevedono la coibentazione del tetto rientrano nel cosiddetto Ecobonus e prevedono un'agevolazione del 65%. In entrambi i casi l'importo detraibile viene ripartito in 10 rate annuali uguali. Per quanto riguarda l'Ecobonus per poter fruire di questa modalità occorre rispettare alcuni determinati requisiti, tra cui:

  • Migliorare la prestazione energetica dell'edificio grazie all'intervento che si mette in opera;
     
  • Effettuare i lavori dal 1° gennaio 2019 al 31 dicembre 2019;
     
  • Pagare i professionisti oppure la ditta che esegue i lavori usando metodi tracciabili, come il bonifico bancario o postale. In banca si possono trovare moduli precompilati nel quale inserire il codice fiscale del beneficiario dell'agevolazione, la causale con i riferimenti alla norma che disciplina questa agevolazione fiscale, il codice fiscale oppure la partita IVA del soggetto che riceve il pagamento. In caso contrario non si può accedere alla detrazione;
     
  • Comunicare per via digitale all'ENEA l'intervento entro 90 giorni dalla fine dei lavori. Si deve usare l'apposito form online accedendo al sito dell'ente con le proprie credenziali e allegando la certificazione energetica dell'immobile.

Per ulteriori o maggiori informazioni sulle detrazioni non esitare a contattarci. Il nostro ufficio tecnico sarà bel lieto di fornirti tutte le informazioni necessarie.

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